Week End a BARGA
  01 Febbraio 2016
Barga
Week End a BARGA

Cultura, Tradizione, Paesaggio, Enogastronomia sono le chiavi per scoprire e riscoprire un territorio. Barga, al centro della Valle del Serchio, oggi regala al visitatore la storia fatta di secoli. Oggi è Città Slow e fra i Borghi più Belli d’Italia, vanta il marchio Bandiera Arancione del Touring Club. Riconoscimenti di un modo di vivere, di una qualità della vita che colpiscono le migliaia di turisti che ogni anno visitano il borgo medievale. Una cinta muraria raccoglie le case antiche, storici palazzi, vie lastricate, chiese antiche e il millenario Duomo sulla cima della collina. Un percorso per quanti vogliono vedere la bellezza di un territorio. Arte e Cultura qui convivono in quello che può essere uno dei luoghi di sosta di un viaggio che attraversa, taglia, l’intera Valle fra Rocche e fortificazioni. Un Museo, sorto accanto allo storico Palazzo Pancrazi, nella Volta del Menchi, racconta questo cammino al visitatore che da Barga può ammirare un particolare patrimonio della Valle su fino all’Alta Garfagnana (prenotazione visite al numero 3441672150).
Un itinerario che diventa anche enogastronomico grazie ai prodotti della terra: castagne e farine, miele, verdure, funghi, salumi particolari e formaggi che solo qui si possono trovare e assaporare. Saputi valorizzare da una Città Slow che collabora con la locale Condotta Slow Food nella promozione del prodotto tipico, nel proporre iniziative di degustazione, ma anche di scelta consapevole del cibo come l’acquisto delle verdure di stagione nel Mercato Contadino. Un lavoro lungo l’anno, ma che trova particolari momenti di promozione come la Festa del Centro Storico nell’antico borgo in estate dove convivono mostre di pittura e scultura, concerti, eventi culturali, enogastronomia, mercatini di artigianato locale e a tema.
Un lavoro in sinergia con la Pro Loco di Barga, le diverse associazioni di commercianti, cittadini attenti al proprio territorio vissuto come positiva risorsa da salvaguardare e promuovere. Nella consapevolezza che l’identità del territorio passa anche attraverso un rafforzamento delle politiche culturali in grado di sviluppare questa identità per poi guardare fuori. Visitatori, turisti possono così trovare un’accoglienza unica, di qualità, fatta di piccole cose spesso dimenticate da chi vive in luoghi più grandi: il patrimonio artistico ben conservato, le degustazioni di vino, olio, miele, prodotti locali, gli appuntamenti culturali, mostre di pittura ad ogni angolo, il locale caratteristico per uno spuntino, la musica nelle piazze.
Un percorso slow fatto di soste, seguendo il tempo del luogo, senza fretta. Per scoprire la bellezza di una città e del suo ambiente.

DA VEDERE
Dell’unione con Firenze medicea, durata per 5 secoli, restano tracce importanti nell’architettura dei palazzi e delle chiese del Centro Storico, caratteristico per la sua struttura di castello cinto da mura cui si accede da Porta Reale, Porta Macchiaia e Via di Borgo. Le strade lastricate e le piazze portano tutte al millenario Duomo, dedicato a San Cristoforo, il monumento più importante da visitare. Questo, di stile romanico, del XI sec., si erge sul punto più alto del Centro Storico e offre dal suo piazzale la meravigliosa visione dell’Appennino e delle Alpi Apuane. Fra gli edifici pubblici il più antico è Palazzo Pretorio adibito a Museo Civico che raccoglie interessanti testimonianze della storia locale (Info: 0583724573). La sede del Municipio è Palazzo Pancrazi edificato nella seconda metà del 1500. Del 1500 sono anche Palazzo Angeli che reca ancora lo stemma mediceo e Palazzo Balduini edificato da Balduino, Vescovo di Aversa. Del 1700 sono invece: Palazzo Mordini dove è conservato uno dei più importanti archivi del Risorgimento. Vi nacque infatti Antonio Mordini, prodittatore di Garibaldi in Sicilia, poi deputato e ministro del Regno di Italia, Palazzo Bertacchi che ospitò più volte il Granduca di Toscana e Palazzo Salvi. Centro della vita culturale e sociale del paese fu ed è il “Teatro dei Differenti” sorto nel 1688 e ampliato nel 1795, dotato di tre ordini di palchi. Giovanni Pascoli vi pronunciò nel 1911 il famoso discorso “La grande proletaria si è mossa”. Nel Conservatorio di Santa Elisabetta (XV Secolo), in origine un convento di Clarisse, si ammirano il chiostro con il pozzo rettangolare, una pala robbiana raffigurante l’Assunzione e un crocifisso ligneo quattrocentesco. La Chiesa del SS. Crocifisso è uno dei più antichi edifici religiosi esistenti nel centro storico. La caratteristica facciata di gusto tardo cinquecentesco presenta ai lati della porta d’ingresso due statue marmoree, S. Giovanni e S. Caterina. L’interno è a tre navate; gli elementi decorativi in stucchi e oro non sono mai sovrabbondanti e lasciano alla fastosa realizzazione dell’altare maggiore il legittimo posto di autorevole opera artistica. Poco fuori dal centro storico, la Chiesa e Convento di San Francesco (XV Secolo) mostra all’ingresso un bel loggiato e all’interno conserva importanti lavori robbiani.
Sempre nel comune di Barga, a Castelvecchio Pascoli, si trova la Casa Museo di Giovanni Pascoli in cui è raccolta, in un imponente archivio, tutta la sua opera.
La Casa ha ancora gli arredi e la struttura che aveva alla morte del poeta, così come è stata conservata dalla sorella Maria e poi dal Comune di Barga (info: 0583766147).

ALTRE NOTIZIE
Barga è poi nota come The Most Scottish Town Italy. In Scozia vive e lavora una folta rappresentanza di barghigiani emigrati da generazioni. Col tempo, grazie all’indissolubile legame con la Scozia, Barga è diventata “The Most Scottish Town in Italy”. Lo dimostrano i piatti tipici della tradizione scozzese, con la Sagra del Fish & Chips, le musiche di cornamuse e le bande reggimentali scozzesi, il gemellaggio con East Lothian, le visite ufficiali di ambasciatori e consoli britannici, le mostre del pittore di fama mondiale John Bellany. Fra le presenze illustri collegate a questa forte amicizia la pop star Paolo Nutini, di origini barghigiane La cittadina è poi HiTech. Sui monumenti del centro storico, si trovano installate le targhette con i codici QR. Tutte le informazioni in esse contenute sono leggibili dagli smartphone forniti di apposito programma e riguardano le caratteristiche e i cenni storici dei monumenti di riferimento, andando a sostituire le tradizionali guide turistiche cartacee. Si tratta del primo progetto QR in provincia di Lucca e tra i primi in Toscana.
Infine, fra gli eventi da segnalare per il week end, ogni seconda domenica del mese in centro storico a spasso fra le bancarelle del Mercato dell’artigianato, antiquariato e prodotto tipico. Nell’occasione, da non mancare una tappa enogastronomica nei numerosi locali del centro antico di Barga e non solo.


Barga Centro Storico - Mercato
Barga Centro Storico - Veduta dall'Alto
Barga Centro Storico - Il Duomo