LUCI E OMBRE PER LA NOSTRA ECONOMIA
  01 Febbraio 2016
Lucca
LUCI E OMBRE PER LA NOSTRA ECONOMIA

Parla Ademaro Cordoni, vicepresidente della Camera di Commercio

“Lunga la strada del risanamento”. Il turismo è ancora un settore di punta. “Nel capoluogo, favorire gli imprenditori locali”


Come si è chiuso il 2015? E’ già possibile fare un bilancio sull’andamento economico della provincia di Lucca nelle sue varie articolazioni? Lo abbiamo chiesto al vicepresidente della Camera di Commercio di Lucca, Ademaro Cordoni, che è anche presidente della Confcommercio. Le sue risposte sono improntate alla massima chiarezza.
“Riguardo all’anno da poco concluso – dichiara subito dobbiamo dire che purtroppo non tutte le speranze che vi erano state riposte si sono concretizzate andando a buon fine. Alcuni settori hanno registrato una tenuta, ma i molti fallimenti registrati dalle aziende del territorio, in numero “record”, testimoniano quanto lunga sia ancora la strada del risanamento”.

Esistono comparti che si possano rivelare trainanti per la ripresa economica e occupazionale?
“Certamente. Il cartario, ad esempio, con il suo distretto è un settore trainante, senza eguali in Italia con la sua tecnologia avanzata che rappresenta una garanzia per il futuro e non teme concorrenza. Altro settore di punta è quello del turismo, che interessa il nostro intero territorio provinciale, straordinario dal punto di vista storico, ambientale e paesaggistico con autentiche eccellenze come il centro storico di Lucca, le ville, il mare, la Versilia storica e il suo entroterra, fino alle colline e le montagne della Valle del Serchio. Un patrimonio, questo, arricchito da tanti eventi artistici e culturali, alcuni dei quali di fama ormai mondiale, che hanno saputo dare a Lucca un brand che, sommato alla sua “toscanità”, crea un cocktail meraviglioso”.

E, per quanto riguarda il capoluogo, nella sua veste di presidente interprovinciale di Confcommercio, nota cenni di ripresa all’interno delle Mura?
“La risposta non è semplice: per visitare il centro storico di Lucca o recarvisi per fare acquisti ci vuole tempo libero a disposizione. Questo rende la città molto frequentata durante il fine settimana o i giorni festivi, e dunque appetibile. Nei feriali, invece, lo è molto meno. C’è dunque la necessità di un punto di “approdo sicuro”, dove i visitatori possano recarsi per accedere comodamente al cuore del centro storico, e Confcommercio l’ha individuato da tempo nella ex Manifattura”.

Da più parti si lamenta che il centro storico di Lucca abbia perso il suo aspetto tipicamente commerciale e il fascino di attrarre persone da altre province, con un “salotto buono” svuotato di attività storiche a favore delle grandi catene e vie “meno nobili” con sempre più serrande abbassate. Cosa ne pensa?
“Negozi storici ne esistono ancora e molti di questi sono stati premiati in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, in quanto già esistenti nel 1861. Il valore e la testimonianza di queste famiglie storiche di commercianti lucchesi sono immensi, ragion per cui Lucca deve attuare delle politiche di tutela e salvaguardia per conservarli intatti. Le cosiddette “catene” sono ormai una realtà acquisita in ogni città italiana ed europea, sotto questo punto di vista Lucca rientra nella media. Certo, via Fillungo e le altre strade commerciali devono avere un indirizzo ben preciso, attraverso un piano delle funzioni che ne armonizzi le tipologie favorendo gli imprenditori locali”.

Se lei fosse sindaco di Lucca, cosa farebbe per migliorare l’arredo della città, le promozioni turistiche ed eventi come Summer Festival, Lucca Comics & Games e il brand Puccini?
“La domanda è posta in maniera surreale ma diciamo che, se fossi un “fornitore di idee” per l’amministrazione, proporrei – come abbiamo del resto già fatto come struttura Confcommercio – una moratoria relativa all’apertura di nuovi punti di somministrazione di alimenti e bevande, che stanno stravolgendo l’aspetto e l’accoglienza del centro storico. Per quanto riguarda il settore dell’arredo, il nuovo regolamento si trova in fase di definizione e i nostri tecnici e sindacati stanno verificando con il Comune le migliori soluzioni. In tema di accoglienza turistica, sono fermamente convinto del fatto che ci sia la necessità di un’agenzia ad hoc per la promozione, che agisca in sinergia con i Comuni limitrofi come Capannori e altri, ma anche con altri organismi come ad esempio la Fondazione Puccini e Lucca Promos, lavorando ad ogni forma di promozione come i portali online, i mercati e le borse del turismo, i viaggi istituzionali per far conoscere ad altre città e ad altri Paesi la nostra realtà. Un’agenzia dotata anche di una sede in una importante piazza di Lucca, con tanto di front office con personale poliglotta che possa fornire a visitatori di tutto il mondo le informazioni di cui necessitano. Riguardo a Lucca Comics & Games, credo che la manifestazione non vada stravolta: si tratta di un evento unico e irripetibile, organizzato e gestito da una squadra di valore mondiale.
Lasciamola lavorare e, anzi, ritengo che sarebbe una buona idea pensare di dotarla di una sede all’altezza del prestigio della manifestazione, come ad esempio Villa Bottini. In merito al Summer Festival, va detto che il patron Mimmo D’Alessandro in questi anni ha portato a Lucca i più grandi artisti del mondo e sarebbe bello che – una tantum – gli venissero concessi gli spalti delle Mura per dar vita ad un concerto memorabile con magari 50-60 mila persone. Su Puccini, infine, penso che la Fondazione stia lavorando molto bene in questa fase, così come il “Puccini e la sua Lucca Festival”, che da anni testimonia la presenza del Maestro a Lucca: se ci fossero le risorse adeguate, anche per la figura di Puccini sarebbe molto bello dar vita ad un grande evento di richiamo mondiale. Mai dire mai”.

(rl)


Ademaro Cordoni conclude l’intervista evocando Giacomo Puccini. Lo ha fatto altre volte, così come da tempo si parla di una Salisburgo a Lucca in onore del grande musicista. In questa vignetta di Gnago pare che lo stesso Puccini non sia molto fiducioso...