Tre domande a Giorgio Del Ghingaro, sindaco di Viareggio
Al Sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, abbiamo chiesto quale destinazione futura si può prevedere per il porto.
“Il porto di Viareggio è individuato dalla legge vigente come scalo polifunzionale: al suo interno vengono espletate funzioni di rilievo commerciale e produttivo, e qui parlo della pesca professionale e ovviamente della cantieristica, ma anche funzioni turistiche e di diporto.
La cantieristica e il porto sono l’anima di Viareggio, da qui escono i grandi yacht che hanno reso la città e le sue imprese sinonimo d’eccellenza in tutto il mondo. La nautica toscana e quella viareggina mantiene, nonostante la crisi, il 20% di produzione a livello mondiale: ma lo scenario è cambiato, è cresciuta la forbice fra piccola e grande nautica, si vendono le barche sopra i 50 metri e sotto i 10 metri. Il refitting poi conta su maestranze altamente specializzate”.
Quale potrà essere, allora, lo sviluppo economico, produttivo, ecc.
“Il porto è uno dei motori trainanti dell’economia viareggina e il futuro non potrà che andare in questa direzione. Per questa Amministrazione è fondamentale il sostegno alla cantieristica ed alla nautica da diporto così come il consolidamento del traffico marittimo. Viareggio dovrà inevitabilmente fare i conti con le nuove esigenze del mercato: andranno ottimizzati gli spazi e risolti gli annosi problemi legati all’insabbiamento. Metteremo a punto un piano dettagliato, in accordo ovviamente con tutte le categorie, che punti a migliorare l’assetto infrastrutturale del porto ma che tenga conto anche e soprattutto delle componenti ambientali”.
L’Amministrazione comunale cosa propone per raggiungere l’obiettivo?
“Cosa serve? Ribadisco: servono infrastrutture idonee che da un lato vengano incontro alle attese e alle esigenze degli operatori portuali, dall’altro siano sostenibili da un punto di vista ambientale. Dobbiamo ottimizzare le strutture che già ci sono per sviluppare ulteriormente il mercato dei grandi yacht capace di portare investimenti importanti a Viareggio. E poi semplificazione amministrativa, supporto ai progetti di investimento, la banda larga: insomma bisogna creare le condizioni che favoriscano le imprese, compresi i servizi che hanno impatto con la comunità.
Ma la nautica è anche la cultura di Viareggio: dobbiamo riportare le scolaresche dentro al porto, supportando programmi e progetti che vedano coinvolti soprattutto gli istituti ad indirizzo specifico.
Infine l’aspetto turistico: serve il supporto possibile a eventi e manifestazioni che possano portare i riflettori del mondo della nautica su Viareggio. In quest’ottica via Coppino potrebbe diventare, con opportuni investimenti, vetrina della nautica mondiale e puntare ad eventi internazionali che possano portare potenziali clienti a Viareggio e presenze in termini turistici, in tutta la Versilia”.
(rv)