Carnevale di Viareggio, ieri oggi domani
  01 Febbraio 2016
Viareggio
Carnevale di Viareggio, ieri oggi domani

"Maggiori promozioni, feste rionali, edizione estiva a luglio"

Il Carnevale di Viareggio nasce nel 1873 da una idea e forse una scommessa dei giovani frequentatori degli sfarzosi veglioni che si tenevano al Regio Casinò e al Teatro Pacini. I giovani lucchesi e viareggini pensarono di sfilare per la via Regia nelle loro eleganti carrozze ricoperte di fiori, per festeggiare il Carnevale fra la folla, rivaleggiando nell'addobbo delle loro carrozze.
La cosa piacque molto e l'anno dopo si passò ad una organizzazione vera con tanto di permessi e promozione dell'evento. Martedì Grasso 17 febbraio 1874 la costituita Società del Carnevale organizza la prima sfilata ufficiale di maschere e carrozze che si conclude con il rogo di Re Carnevale in Piazza Vittorio Emanuele. Solo dal 1883 veri carri allegorici sostituiranno la sfilata delle carrozze passando a realizzazioni che, sia pure ridotte nelle dimensioni, esaltano le qualità artigianali dei maestri d'ascia e dei calafati insieme alla feroce vena satirica dei viareggini veraci.
Negli anni il Carnevale cresce di importanza e di carri allegorici, e passa dalla via Regia ai Lungomare. Nel 1921 ecco l'inno ufficiale del Carnevale ed è "su la coppa di champagne" che ogni futura sfilata carnevalesca avrà inizio. Dieci anni dopo arriva Burlamacco, la maschera del Carnevale di Viareggio.

Successo dopoguerra e poi la crisi
Dopo le distruzioni della seconda guerra mondiale, la ricostruzione di Viareggio vede anche il risorgere del Carnevale. Nel 1954 sorge dal mare e dalle pinete la Libecciata, la mitica banda che aprirà tante bellissime edizioni del Carnevale degli anni a venire. Nel 1967 nasce una nuova tradizione del Martedì Grasso, la sfilata notturna ed il grande spettacolo pirotecnico in Piazza Mazzini. Negli anni 70 importanti novità: le Feste rionali, il Carnevale va nei quartieri e le sfilate carnevalesche sono a ingresso libero. Un esperimento durato pochi anni e dagli esiti disastrosi per il bilancio economico del Carnevale, in parte alleviato negli anni '80 dall'abbinamento con la Lotteria Nazionale.
La cancellazione della Lotteria, anni dopo, sarà l'inizio di una lunga crisi economica del Carnevale, non certo del successo di pubblico e di critica…ma i conti difficilmente riescono a pareggiare. Si studiano nuove iniziative, come il Carnevale Estivo, ma che non riesce a sfondare appena viene introdotto, nel 2015, il biglietto di ingresso, tema di grandi discussioni.
In questi ultimi anni si è spesso temuto che il Carnevale di Viareggio terminasse la sua brillante ultracentenaria vita, ricca di successi e di pubblico. Si è pensato anche di vendere i capannoni della nuova Cittadella del Carnevale, vanto di Viareggio. Ogni anno trepidazioni e paure di dover cessare uno degli spettacoli più caratteristici della nostra Italia, famoso il tutto il mondo.

Suggerimenti
A questo punto, cosa fare? Mi permetto alcuni suggerimenti: Innanzi tutto il rigoroso rispetto dei preventivi di spesa elaborati con previsioni prudenziali, vista la imprevedibilità del tempo, che è fattore primario delle entrate per gli ingressi.
Una sparagnina politica di risparmi su tutto anche con l'abolizione dei troppi biglietti omaggio.
Un investimento maggiore in una promozione intelligente, accompagnata da una politica di pacchetti turistici a prezzi competitivi sul mercato nazionale, in collaborazione con le associazioni delle categorie turistiche. Una campagna di sconti commerciali, nei negozi, nei week end del Carnevale, creando i week end dei Saldi di Carnevale, che diano un motivo in più per venire a Viareggio in quei giorni e di partecipare alle sfilate.
Una accorta politica di sponsorizzazioni commerciali e di pubblicità legata agli eventi carnevaleschi.
Rinvigorire alcune feste più tradizionali dei rioni e incoraggiare le iniziative private a far rivivere i tradizionali veglioni di carnevale per ampliare l'offerta turistica e i pacchetti del Carnevale.
Rifondare il Carnevale estivo, spostandolo dal Ferragosto, periodo in cui la città è già al completo, per posizionarlo ai primi di luglio, con un ingresso a pagamento ma molto popolare, che costituisca una occasione di essere a Viareggio in un week end estivo non di grande pienone, per cogliere due piccioni: nuove presenze turistiche e l'incasso.

Francesco Colucci
già direttore APT