Nel museo “Ugo Guidi”, in via Civitali a Forte dei Marmi, espongono cinque giovani eccellenze dell’Accademia di Belle Arti di Carrara. Grazie al progetto intitolato “Belle Arti in Procura”, una parte della loro rassegna artistica si trova nella procura di Massa, e sarà visibile sino al prossimo novembre.
Tra i giovani talenti c’è Marco Berti, con i suoi “strappi”, che utilizza diversi tipi di tessuti, sovrapposti tra loro, e successivamente tagliati, così da far emergere gli strati inferiori. C’è Giuseppe Renda con le sue pitture di donne, accomunate dalla stessa cornice, ma ritratte in contesti diversi. Il giovane ha voluto azzardare chiedendo a Vittorio Guidi, figlio di Ugo, di poter “rivoluzionare” parte del museo, affiancando ai suoi lavori alcune delle sculture del vecchio artista, somiglianti alle “sue donne” per sagome e forme. L’accoppiamento è davvero ben riuscito.
C’è, poi, Luca Dal Vignale con i suoi lavori sulle stazioni di benzina. Ritratte da diverse prospettive ed angolazioni, le quattro pitture sono tutte accomunate da un sapiente e ricercato utilizzo del colore, a tratti fluorescente.
Giacomo Menconi, invece, su fogli di carta di forma regolare e finita, ha affiancato i concetti di “finito” ed “infinito”, tratteggiando circa 170.000 piccole linee, realizzate con una banalissima penna “Bic”. Infine, l’unica ragazza: Alice Moriconi, ha portato avanti un progetto, a cui ha lavorato per parecchio tempo. “Frammenti” è il titolo della sua “teca”: una vetrina dalla quale ammirare la sua vita attraverso piccoli quadretti, realizzati a tecnica mista, che simboleggiano le fasi più rilevanti, nel bene e nel male, della sua esistenza. «Oggi, tra le cornici, quella più importante per me sta nel basso della composizione. E sono due profili: il mio e quello del mio compagno».
La mostra, curata da Giovanni Chiapello ed Alberto Semeraro, è visibile sino al 9 febbraio, ad ingresso libero. Rappresenta un’ottima occasione per i ragazzi, di poter ottenere visibilità.
Chiara Buratti