Altopascio: Mostra fotografica dei reperti archeologici di Pozzeveri
  dal 09 al 23 Luglio 2016
Altopascio: Mostra fotografica dei reperti archeologici di Pozzeveri

Dal 9 al 23 luglio nella sala Granai in piazza Ospitalieri – pieno centro storico – di Altopascio la mostra fotografica “Eredità di un'abbazia” mette in evidenza i reperti rinvenuti nel corso degli scavi archeologici della frazione di Badia Pozzeveri (apertura quotidiana dalle ore 18 alle ore 22). L'iniziativa è a cura di Alessandro Pratali in collaborazione con la Pro Loco di Altopascio.
Le prime notizie documentali sull'antica abbazia di San Pietro risalgono al 1039; dal 1056 la chiesa divenne sede di una comunità canonica ma già nel 1103 si era trasformata in abbazia, probabilmente in seguito all'arrivo dei seguaci di San Romualdo, fondatore della Congregazione Camaldolese. Nel corso del XII e XIII secolo ampliò il proprio patrimonio divenendo una delle più ricche della diocesi lucchese.
Nel 1325 Pozzeveri ed Altopascio furono al centro della celebre battaglia tra i ghibellini capeggiati da Castruccio ed i guelfi fiorentini guidati da Ramon de Cardona; in particolare, questi ultimi occuparono l’abbazia di San Pietro ed i terreni circostanti, dando origine al suo declino. Poi, nel 1408 l’abbazia venne definitivamente soppressa con bolla pontificia; tuttavia nei secoli successivi la chiesa di San Pietro ha continuato ad avere un ruolo, seppur meno prestigioso, nella vita religiosa della comunità di Pozzeveri.
A partire dal 2011 il sito della vecchia abbazia di San Pietro è sede di campagne estive di scavi archeologici, effettuate dalla Divisione di Paleopatologia dell’Università di Pisa insieme alla Ohio State University e col patrocinio del Comune di Altopascio (www.paleopatologia.it/Badiapozzeveri/BP11/media.php).
Tali scavi si propongono di ricostruire l’evoluzione dell’insediamento di Pozzeveri dall’alto medioevo fino all’età moderna, di analizzare la cultura materiale di un centro monastico posto lungo la via Francigena e di effettuare valutazioni antropologiche e paleopatologiche degli inumati nell’area cimiteriale circostante al sito del complesso abbaziale. La campagna scavi di quest'anno si protrae fino al 13 agosto ed è interessante visitarla mentre anche gli studenti americani procedono nei loro lavori. Durante le campagne precedenti sono stati portati alla luce vari reperti che spaziano dall’XII al XIX secolo, alcuni dei quali sono l'oggetto di questa mostra.