Il libro del professor Paolo Vanelli, "Bellezza e verità. L'opera narrativa di Mario Tobino", viene presentato oggi, giovedì 9 gennaio alle ore 18, a Villa Rossi di Gattaiola (Lucca) in via di Villa Altieri 1672. La relazione introduttiva viene svolta dalla professoressa Mariapia Frigerio. L'accesso è libero e gratuito.
Gli ammiratori di Mario Tobino, e gli estimatori dei saggi di Paolo Vanelli (sempre molto competenti e di alto livello) possono partecipare liberamente. E' anche un'occasione per vedere la bellissima Villa Rossi.
Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al Presidente della Società dei Lettori (Marco Ciaurro) attraverso questa email: marcociaurro@gmail.com.
Vanelli ci fa ripercorrere la vita di Tobino attraverso le sue opere e le sue tematiche, mettendo in risalto la duplicità del suo animo e quel qualcosa (quel “quid”) di divino che, insinuandosi, le unisce tutte. Innamorato della vita e guidato proprio da una sorta di “amor vitae”, come ben dice di lui Paolo Vanelli, Tobino è un autore che ama la bellezza che sa cogliere sia in senso estetico sia in senso etico, perché la bellezza, per il medico-scrittore, si può trovare anche in un’umanità disagiata, anche nelle piccole cose. In quanto scrive c’è infatti non solo amore per il bello, ma anche per il buono: le ragioni dell’estetica sono per lui anche le ragioni dell’etica.
Paolo Vanelli, di origine bolognese, è un insigne studioso di Letteratura Contemporanea. Ha insegnato per molti anni nelle scuole superiori di Ferrara e da circa 40 anni si dedica alla critica letteraria con attività di saggista e conferenziere. In precedenza si era già interessato al medico-scrittore Mario Tobino in un ampio saggio pubblicato nel volume "Le icone del testo - Saggi sulla narrativa italiana contemporanea" (Ed. Marietti, Milano, 2006). Inoltre, insieme a Pietro Tobino, ha curato l'antologia Ecco Tobino (ed. Baroni, Viareggio, 1994).
Tra gli autori che lo hanno interessato (e a cui ha dedicato scritti) ci sono anche Giorgio Bassani, Dino Buzzati, Laura Mancinelli, Vincenzo Pardini e Roberto Pazzi.