Andrea Lanfri. Dopo la brutta malattia corre agli Europei!
  dal 10 al 16 Giugno 2016
Andrea Lanfri. Dopo la brutta malattia corre agli Europei!


Prendono il via, domani 10 giugno, i Campionati Europei Paralimpici di Grosseto, in onda sui canali Rai Sport fino al 16, giorno di chiusura della manifestazione.

Pronto a partecipare e carico più che mai, Andrea Lanfri, il giovane lucchese di 29 anni che solo pochi mesi fa lottava tra la vita e la morte a causa di una meningite fulminante e che oggi, fortunatamente, può dirsi completamente guarito.

Amante dello sport e dell’arrampicata in particolare, Andrea, che grazie al crowdfunding ha potuto dotarsi di due protesi alle gambe, si è buttato con caparbietà – in linea con il suo carattere cocciuto – nell’atletica leggera riuscendo in pochissimo tempo, grazie al supporto della Virtus CR Lucca e del tecnico Francesco Niccoli, a raggiungere traguardi inaspettati.
A Savona ha corso 100 metri in 12’’05, crono al di sotto del minimo fissato e che vale la partecipazione a Rio de Janeiro.
Noi lo abbiamo incontrato alla vigilia di questa importante competizione sportiva…

Ciao Andrea, questa malattia come ti ha cambiato?
Questa malattia, improvvisa e inaspettata, dopo tutto quello che è riuscita a distruggere stravolgendomi a livello fisico, facendomi perdere 27kg e lasciando segni ben evidenti, non è riuscita, nonostante tutto, a sconvolgere minimamente il mio lato psicologico. Anzi quello lo ha reso ancora più forte. Sono, e lo ero, un tipo abbastanza testardo, molto orgoglioso e fin dal periodo in ospedale in me è scattata come una molla… una voglia di rivincita contro la malattia. Ho pensato: “Non riuscirai a fermarmi”.
Adesso, anche se i miei piedi non sono più di carne e ossa, ma di titanio e carbonio, non mi interessa, perché dentro sono la stessa persona di prima, niente è cambiato!

Eri già uno sportivo. Quando e perché hai deciso di lanciarti in questa “sfida”?
Sono sempre stato un tipo sportivo. Fin da piccolissimo ho praticato qualsiasi tipo di sport. Subito prima della malattia, principalmente arrampicavo, allenandomi nella disciplina 3-4 volte per settimana; inoltre praticavo corsa non agonistica e piccole marce della domenica di 10-20 km. Niente a che vedere con il tipo e la frequenza dell'allenamento che pratico ora, del tutto diverso. Ero ancora in ospedale quando mi sono detto: “Non ho i piedi, ma voglio correre”. Sembra un controsenso, ma è proprio questo che mi piace, la vera sfida al destino!
Anche se ora il mio tempo è concentrato nella velocità, ho ripreso ad arrampicare e ho già in programma alcune imprese a fine stagione.

Adesso Europei poi, se non erro, voli a Rio. Dove miri?
Agli Europei. Non avrei mai pensato di poterci essere e questo mi dà immensa soddisfazione. A inizio anno, quando sono usciti i tempi minimi per gli Europei e per Rio, sembravano traguardi impossibili, mentre adesso sono nettamente sotto.
Al momento ho la convocazione per gli Europei mentre per Rio ho raggiunto i requisiti minimi.
A Grosseto, fra pochi giorni, per me sarà comunque una finale olimpica, visto che sarò in batteria assieme ai più grandi atleti. Sportivi che si allenano duramente da una vita, mentre io sono solo all’inizio ed esco da un periodo buio per il mio fisico, duramente scosso dalla malattia.

Cercherò di mettere nella gara tutta l'energia che è in me e poi per Rio chissà, si vedrà! Intanto continuo ad allenarmi duramente, per sfidare sempre di più i miei limiti…

Un grande in bocca al lupo!
Grazie...

Anna Lisa Del Carlo