Festa alla "Penny Wirton", la scuola che insegna l'italiano agli immigrati
  08 Giugno 2016
Festa alla


Mercoledì 8 giugno alle 15,30, presso l’Auditorium dell’Agorà, si festeggia la fine del primo anno di “scuola” Penny Wirton. Un risultato più che positivo è stato riscontrato dagli operatori della scuola, nata lo scorso settembre 2015 con l’intento di offrire un servizio educativo gratuito agli immigrati che necessitano di imparare la lingua italiana.

Grazie al fondatore Aldo Affinati e a sua moglie Anna Luce, che hanno dato via nel 2008 al progetto Penny Wirton a Roma, questa scuola è oggi presente in diverse città italiane e a Lucca è nata grazie alla Fondazione Mario Tobino con il sostegno della Provincia di Lucca e del Comune di Lucca.

La coordinatrice della scuola Penny Wirton di Lucca, Isabella Tobino, ci ha spiegato che a frequentare la scuola sono attualmente 25 studenti di varia provenienza: ucraini, algerini, albanesi, ecc. Non si tratta solo di minorenni non accompagnati, ma anche di maggiorenni che qui vengono indirizzati grazie alla collaborazione degli educatori del GVAI (Opera sociale della Diocesi di Lucca) e della Comunità Carlo del Prete. L’insegnamento, complementare all’obbligo scolastico e alla formazione professionalizzante, viene effettuato da ben 14 insegnanti volontari che dedicano un giorno a settimana a questa finalità.
Le lezioni sono frontali -“a tu per tu”- e i testi messi a disposizione durante le lezioni sono pensati e preparati sulla base dell’osservazione dei primi studenti che hanno frequentato i corsi.

Isabella Tobino "presenta" la Penny Wirton come una scuola del “senza”, in quanto senza iscrizione formale (gli studenti possono entrare nel gruppo di studio in ogni momento dell’anno scolastico), senza classi (si lavora tutti nell’unico locale disponibile), senza registri e voti, talvolta anche senza fretta…affinché gli studenti che non hanno mai frequentato scuole nei loro paesi di origine possano procedere con la dovuta tranquillità nel loro percorso di apprendimento della lingua italiana, ma più in generale di integrazione.


Anna Lisa Del Carlo