Lucca Classica Music Festival – Intervista a Simone Soldati
  dal 24 Aprile 2016 al 09 Maggio 2016
Lucca Classica Music Festival – Intervista a Simone Soldati

Per tre giorni (6-7 e 8 maggio) Lucca si trasformerà in un meraviglioso palcoscenico. Teatri, piazze, strade, musei e palazzi faranno da cornice ai tanti musicisti lucchesi e non che qui omaggeranno la città natale dei grandi come Boccherini, Puccini, Catalani e Geminiani.
“Classica è vita” è il motto di questa seconda edizione che promette di stupire ed emozionare, ma soprattutto di coinvolgere i presenti grazie a quel veicolo meraviglioso che è la musica, capace di contaminare quanti vi entrino in contatto.

Tanti gli appuntamenti, alcuni a pagamento (per info visitare il sito www.luccaclassica.it ) e molti a ingresso libero, adatti a esperti del settore e a principianti, grandi e piccolini.
Tra gli ospiti illustri si esibirà anche Simone Soldati ideatore del Lucca Classica Music Festival e Direttore Artistico dell’Associazione Musicale Lucchese, con il quale abbiamo avuto la fortuna di parlare a pochi giorni dall’evento.

Maestro Soldati, vuole raccontarci com'è nato questo evento?
Lucca Classica è una manifestazione organizzata dall'Associazione Musicale Lucchese e dal Teatro del Giglio con la collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. E' un progetto su cui abbiano iniziato a lavorare nella primavera del 2014 e ha visto la prima edizione nel maggio 2015. L'entusiasmo del pubblico, i riscontri e il sostegno di importanti critici e uomini di cultura ci hanno confermato che la strada era buona e così tra qualche giorno vivremo il secondo capitolo di questa storia.

Molti ospiti importanti si esibiranno in questi giorni, tra i quali anche Lei. Nonostante la sua lunga esperienza, cosa prova a suonare per la manifestazione che lei stesso ha ideato?
E' un onore e un piacere suonare con musicisti come Andrea Lucchesini (è stato a lungo il mio maestro), Mario Brunello, il Quartetto della Scala. Con quest'ultimo suonerò un Quintetto di Boccherini, compositore che amo molto e al quale mi sto dedicando in particolare in questi anni. E' bella la sensazione di condivisione del principio di divulgazione, di incontro di persone intorno alla musica, all'arte, alla storia dell'uomo che tiene insieme i grandi musicisti, uomini di cultura e critici musicali che vivono Lucca Classica come un momento speciale.

Questo Festival è l’occasione giusta per godere della buona musica, tutti. Ma cosa occorre per avvicinare alla musica oggi? Per i giovani è sufficiente quello che offre la scuola?
Il tema è importante e articolato. C'è molto da fare. Quello che offre la scuola purtroppo non è sufficiente a rendere percettibile come l'esperienza musicale, l'accostarsi con criterio a tante testimonianze di sensibilità e ingegno umano, il guardare alla musica senza pregiudizi, senza steccati tra i generi ma con un atteggiamento di scoperta e meraviglia, possa essere uno strumento prezioso di crescita. Su cosa occorre poi per arrivare a questo potremmo parlare a lungo. In sintesi: ci vuole tempo e costanza, poi un sistema strutturato che preveda una bella e divertente “palestra d'ascolto” e il fatto di entrare in contatto sin da bambini con uno strumento. Mi piace ricordare che in Lucca Classica ci saranno tanti appuntamenti in cui i bambini potranno condividere un po' di tutto questo con i loro genitori. Sono i momenti a cui tengo di più.

Quali sono i sogni di un pianista?
Sono ormai quaranta anni che il pianoforte fa parte della mia vita e posso dire che umanamente e professionalmente sono grato e felice per quello che ho potuto vivere. Mi piace l'idea di studiare, scoprire, imparare. Un desiderio poi è quello di fare buona musica in luoghi belli, divulgare, condividere e, speriamo, essere utile al prossimo.

Anna Lisa Del Carlo